domenica 11 marzo 2012

SEDUTO A UN PREMIO DI POESIA


Seggi dorati, dove scalpitano pensieri.
Voci laccate da verbi e respiri,
peregrinare infinito tra lune e gabbiani,
 - ancora , anche qui -
 e finalmente l’applauso
a sciogliere aria ed attesa.
Io li guardo cercando
quel comune denominatore
il segno distintivo di chi scrive
forse una cicatrice,
o un’ombra sul volto
ma vedo solo persone
che mai avrei creduto
….toh, quello sembra panettiere,
la grassa bionda di certo sa cucinare i ravioli
mentre quell’altro pare persino malato….
E poi barbe, occhiali, maglioni,
rossetti e profumi …..
Chissà se anch’io, ai loro occhi
rifletto miserie quotidiane
come invero è nel nostro navigare.
Che su mappe obsolete
si stirano rotte come fossero ragnatele
mentre invece e solamente
sapore di fuga

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