Sento ancora
le nostre voci cantare
sopra al rumore del treno
le immagino alzarsi in volo
come aquilone ordinato
e dal vetro volare
su prati e rotaie
a toccare quel punto lontano
che non si riesce ancora a vedere
Sento ancora un battere sordo
che rallenta, poi corre,
cadenza passioni e minuti
senz’altra difesa
che un seno da accarezzare.
Dimmi,
cos’èra ciò che sentivo
se non lo posso chiamare
ancora oggi
col nome d’amore?
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