L’ho accesa.
Cinquanta centesimi
di cera immobile
a consumare
fiato d’ossigeno
in penombra ecclesiale.
Riflette
dal vetro del Cristo disteso
quel tenue calore
come fosse vita
e non fiamma
a tremare
E Dio
-ed io-
come statua fermo
ad aspettare
muoversi l’aria.
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