Era un tempo che valeva la pena d'esser speso
il rotolare a ritroso sui miei passi
melodia stonata di accordo in minore
che ascendente s’appanna come fiato d'inverno
Era un tempo forse da giocare alla mano
ma non bastò la forza per sollevarsi e andare
ed intendersi fu fatica, sangue alle dita
poi rinuncia e corrente impetuosa che porta lontano
Ora c’è sempre vento in cielo ad attenderci volare
e fili d’erba rigogliosi al passo stanco
dei giorni nostri che cattivi attendono
di vederci chinare capo e speranza
quasi fosse già notte che reclama amore.
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