Sotto e sopra queste nubi si vive
tanto basse che le puoi respirare
ma così alte che non le riesci a soffiare.
Ti ci tuffi e ricompari al di là delle cose
senza sapere come,
senza risposte,
solo un po’ più bagnato,
o appena più stanco
o forse distratto.
Da questo navigare inquieto
mi giunge ogni tanto un segno
una voce
un richiamo,
che d’altro non avverto bisogno.
E se mantengo saldo il comando
(o almeno così appare)
anche a questo lo devo,
giorno per giorno
Così ogni sera
mi ci corico accanto
a questa voce
che riesco ancora
a chiamare amore.
E nel buio le cerco la mano
per accompagnarla
o per farmi accompagnare
dove navigare nubi è semplice
ed impossibile è affondare.
Devo riscrivere e continuare a pronunciare le ultime due righe: " dove navigare nubi è semplice ed impossibile è affondare " perchè ripetendole diventano ancora più vive come il suono emesso dalle parole lette. Capita a volte che un pensiero abbia bisogno di una forma, è già in embrione, ma la maturazione finale non è avvenuta. In queste parole, invece, dall'inizio alla fine, si sente il grano già trasformato in pane tanto è colma di vita. Leggerla mi ha fatto bene come quando da bambina pregavo convinta che le parole si trasformassero in realtà al solo pronunciarle! Grazie!
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